
Satirici, controcorrente, volutamente polemici...
Insomma, la voce irriverente del basket trentino
Milleduecentocinquanta giorni fa, con il perentorio 82-102 rifilato all’Olimpia, la Dolomiti Energia Trentino espugnava per l’ultima volta il Forum di Assago, strappando peraltro il pass per la prima storica finale scudetto.
Se da una parte sembrano passati secoli dai tempi in cui l’Aquila incuteva timore a chiunque affrontasse, dall’altra lascia un po' di amarezza pensare di dover sorridere per una “sconfitta dignitosa”. D’altra parte, nonostante mi consideri un inguaribile nostalgico, bisogna pur sempre stare al passo coi tempi. Il filo conduttore tra presente e passato porta il nome di Shavon Shields: 17 punti nell’ultima vittoria firmata Aquila nella semifinale del Forum più altri 24 nella vittoria firmata Olimpia di domenica scorsa. Il dettaglio che fa la differenza è chiaramente la casacca biancorossa.
La memoria, insomma, gioca anche brutti scherzi. Per ulteriori dettagli chiedere a chi, come me, aveva ancora in testa l’immagine del ragazzino prodigio dai capelli arruffati arrivato a Trento nell’aprile del 2017, e che ora si ritrova spiazzato davanti a uno Shavon con un taglio di capelli di buscagliana memoria.
Veniamo alla partita, che nel complesso ricorda un po’ le gare di corsa contro il nipotino di 4 anni. Il buonsenso ti dice di farlo vincere, e così per tre quarti del percorso lo lasci stare davanti, correndo quasi sul posto tra gli applausi compiaciuti della mamma al figlioletto. A 10 metri dalla fine arriva però il momento in cui ti ricordi di essere anche un inguaribile bastardo, e allora piazzi l’ultimo scattino giusto in tempo per superarlo con fare irrisorio. Come sempre le metafore non possono essere perfette: io mi prendo uno schiaffo da mia zia, Messina no.
Per il resto è difficile parlare di basket in un contesto fortemente condizionato dal virus: alle ben note positività di Pascolo e Mezzanotte si è infatti unito, dopo neanche 10 minuti di gioco, l’isolamento fiduciario auto-impostosi da Victor Sanders. I presupposti non erano dei migliori, ma come sempre cerchiamo di trovare qualche lato positivo. Il primo e più importante è che i ragazzi stanno bene e che non vedono l’ora di tornare in campo. Il secondo è che lo stop agli allenamenti, unito all’accoppiata dolci-divano, non può che favorire la formazione di qualche chiletto in più, che visti i soggetti in questione male non può fare.
Pensandoci bene, dando uno sguardo a una settimana fa, possiamo forse “accontentarci” anche di una sconfitta dignitosa: dopo aver rischiato di subire il buzzer beater della vittoria da Mian non sarà certo una sconfitta contro Milano a spaventarci.
Mercato: primi rumors dalla NBA per Blackmon. Offerto il ruolo di mascotte dei Memphis Grizzlies.
Dovrei ricordare ad alcune persone che sono ancora un vero mostro... Non lasciatevi ingannare dall'età.
Penso che questo per me sia il momento giusto per andare in NBA.
Chi pensa che Trento abbia cambiato l'allenatore non ha capito un cazzo. E' stata una scelta di pancia, non una scelta di comodo per evitare rotture di cogl...
Auguro a George King una brillante carriera, nella speranza che nessun Gentile vada a stravolgere i suoi spazi.
Gianluca, Il Lonzone
Vedere una comunità viva e attiva attorno a quello che facciamo ci rende molto orgogliosi del lavoro svolto finora, ma purtroppo per noi i presupposti in vista di questa stagione non sono dei migliori, e portano con sé diverse difficoltà. Il progetto Lonzone non è altro che un hobby a tempo perso. Un hobby che riteniamo sia, nel suo piccolo, l'unica realtà a livello regionale a carattere social/mediatico che cerca di alimentare e tenere vivo l'interesse attorno all'Aquila Basket, fornendo uno spazio quotidiano ai tifosi in cui confrontarsi, approfondire e condividere una passione comune, provando quando possibile anche a strappare un sorriso. Il poco a disposizione, unito all'impossibilità di essere accreditati dalla società come la passata stagione, renderà sempre più complicato fornire contenuti interessanti, originali e divertenti. Ma in fondo, forse per qualcuno è meglio così... Nonostante ciò cercheremo, per quel che potremo, di portare avanti il progetto Lonzone. E lo faremo come sempre, ovvero col vostro supporto. Sperando, chi lo sa, in un piccolo supporto "dall'alto".
E no, non stiamo parlando di Dio.